I ripetitori di telefonia mobile di Mazara del Vallo

mercoledì 5 maggio 2010

Mazara del Vallo: "La città dalle cento antenne" (Articolo realizzato da noi sul periodico locale "Vivi Mazara")

Carissimi lettori di questo blog,
abbiamo realizzato un articolo sui ripetitori di Mazara sul nuovo numero del periodico locale "Vivi Mazara" che da oggi troverete in tutte le edicole della città. Di seguito potete vedere la prima pagina del giornale e leggere l'intero articolo.


Aumenta il numero di antenne a Mazara. La più grande adiacente all'asilo e alla scuola elementare di Via Poggioreale

"LA CITTÀ DELLE CENTO ANTENNE"

Alcuni la chiamano la città delle mille colonizzazioni, altri la città delle cento chiese. Adesso Mazara è conosciuta anche come la città delle cento antenne. Infatti aumenta sempre più il numero di ripetitori di telefonia mobile e di conseguenza aumentano i tumori e le leucemie, causati dalle loro radiazioni. Attualmente i ripetitori a Mazara sono circa 50 e si trovano tutti nei centri abitati, persino vicino a siti sensibili quali scuole, ospedale, oratori. Ormai queste antenne vengono installate da anni nel nostro territorio e continuano ad essere installate dalle compagnie telefoniche perchè è consentito dalla legge. Infatti è stato il Decreto Legislativo 198/2002, conosciuto come Decreto Gasparri, considerato anche costituzionalmente illegittimo, ad introdurre maggiore libertà nell'installazione dei ripetitori di telefonia mobile in Italia, considerandole importanti quanto le opere di urbanizzazione primaria come strade, fogne, illuminazione pubblica etc... Le antenne si trovano su abitazioni di privati che, mettendo a disposizione delle compagnie telefoniche le proprie abitazioni per installarle, ricevono in cambio un'ingente somma di denaro, ovvero circa 20.000 € annui. Così continua quel meccanismo con cui compagnie telefoniche e cittadini privati si arricchiscono a discapito della salute degli altri. Molti cittadini nel corso degli anni, preoccupati per la propria salute, hanno protestato contro l'installazione delle antenne e alcuni sono riusciti anche a non farle installare più. E dopo le recenti proteste dei cittadini di Via Monte Cervino (dove stava per essere allocata una stazione radio-base) e del quartiere dell'Istituto Sacro Cuore di Gesù, l'amministrazione comunale di concerto con l'ufficio tecnico comunale ha predisposto il nuovo regolamento comunale urbanistico/edilizio relativo alla localizzazione degli impianti di telefonia mobile, già approvato dal Consiglio Comunale, per mettere a tacere le situazioni di malessere di questi cittadini, illudendoli di aver regolamentato una situazione oramai dilagante in città, in cui i privati facevano quasi a gara per accaparrarsi un'antenna sul proprio immobile. Che cosa è cambiato con l'introduzione del nuovo regolamento? Fin ora niente. "Scripta manent, verba volant" avrebbero detto gli antichi latini. Sono state scritte solo delle belle parole. Ma le parole scritte devono essere trasformate in fatti perchè senza i fatti rimarranno solo delle belle parole che non produrranno alcun beneficio per i cittadini Mazaresi. L'art. 10 del suddetto regolamento prevede che le antenne esistenti dovranno essere rimosse e rilocalizzate in siti comunali. Lasciando stare il fatto che ancora non sia stato applicatom questo articolo non è per niente soddisfacente. Infatti l'articolo in sostanza dice che d'ora in poi sarà il comune a fare mercimonio sulla nostra salute togliendo ai privati il business delle antenne. A questo punto allora ci chiediamo: L'amministrazione vuole davvero tutelare la nostra salute o vuole invece rimpinguare le casse del comune con i guadagni che provengono dalle 50 antenne? Comprendiamo inoltre quanto sia oggi necessaria ma non fondamentale la comunicazione digitale, ma una proliferazione inaudita di ripetitori gestita dall'ente pubblico è davvero uno scandalo nello Stato di diritto in cui viviamo. Dove va a finire il famoso art. 32 della Costituzione della Repubblica Italiana che riconosce la salute come fondamentale diritto dell'individuo? Forse viene calpestato da una certa politica che fa come al solito il proprio interesse? Polidoro, protagonista del libro III dell'Eneide, afferma:«A cosa spingi il cuor dell'uomo o maledetta febbre dell'oro?» Ed è proprio quella febbre dell'oro di cui parla Polidoro che ha deturpato la nostra città, che ha danneggiato fisicamente molti nostri concittadini con patologie tumorali e leucemiche, che ha tolto il futuro a molti giovani e che ha trasformato l'inclita urbs da città delle cento chiese a città delle cento antenne.
Leandro Bianco
Salvatore Lanza
Comitato Mazara Senza Antenne
www.antennenograzie.blogspot.com
fonte: Vivi Mazara