martedì 27 aprile 2010
La favola "di li morti di fami arrinisciuti"
C’era una volta in una città felice e serena e in particolare in un quartiere di questa città ,un quartiere ormai dimentico di se stesso come il quartiere Makara tanti di “morti di fami arrinisciuti” che si”sucavanu la sarda” e mangiavano “pani e babbaluci” e cipudda”.Poi…..il salto di qualità :vengono contattati un bel giorno da alcuni lestofanti chiamati gestori della telefonia mobile e “mercenariamente” affittano i terrazzi delle loro case per posizionare le antenne della morte.Ecco che “li morti di fami” “arrinescinu” poiché riceveranno da ora in poi più di 20.000 euro annui.Ecco che cominciano a “fari li splendidi” e a guadagnare sulla nostra salute. Saranno inutili i vari tentativi dei cittadini per impedire tutto ciò.La favola insegna che il dio denaro,tuttora , nello stato di diritto in cui viviamo riesce a mettere in secondo piano i diritti fondamentali dell’ individuo quali il diritto alla vita e quelle alla salute fisica e pscichica
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